Comunicati Questura di Latina

Corretta Gestione delle Relazioni Sindacali

Egr. Signor Questore,

questa Segreteria ritiene doveroso rappresentarLe tutto il proprio rammarico per l’ennesima occasione sprecata di instaurare con Lei un rapporto sincero, costruttivo e, perciò, scevro da ogni tatticismo di bassa politica sindacale. In verità, nelle poche occasioni in cui si è avuta l’opportunità, ed il piacere, di confrontarsi direttamente con Lei, questa Organizzazione Sindacale ha avuto modo di apprezzarne la particolare sensibilità verso le problematiche dei poliziotti e la disponibilità a prendere in esame le relative proposte di soluzioni. Per tale motivo, siamo rimasti sconcertati nel leggere l’articolata risposta, con tanto di lezione di diritto civile (per la quale si ringrazia) da cui abbiamo appreso, per la prima volta nella nostra vita, che tra gli elementi del negozio giuridico ve ne sono alcuni essenziali ed altri accessori. La cosa che più spiace è che per legittimare un atto, (a nostro parere, non legittimabile) si sia scomodato uno dei più autorevoli giuristi italiani che, volutamente, qui si omette di richiamare, ritenendo, questa, una circostanza indegna per accostarne il nome.

Ovviamente, ci si riferisce alla risposta inerente la richiesta di chiarimenti circa l’adozione del termine di scadenza degli orari in deroga al 31 ottobre 2021, anziché, come votato nella relativa riunione, al 31 dicembre 2021. A proposito di elementi essenziali del negozio giuridico, ci teniamo a sgomberare il campo da ogni dubbio: il termine nel caso di specie è un elemento essenziale poiché espressamente previsto dall’art. 7 c. 6 dell’ANQ. L’informazione preventiva del 24 aprile u.s. indicava quale termine di scadenza dell’applicazione degli orari in deroga proprio il 31.12.2021. L’unanime a votazione favorevole si è svolta sul termine indicato nell’informazione preventiva. Solo dopo la votazione, un’altra organizzazione sindacale aveva osservato di preferire un termine di scadenza inferiore. Perciò non ci spieghiamo, in diritto e in fatto, come mai, codesta Amministrazione, d’iniziativa, nella comunicazione del 30 aprile u.s. ha stabilito il termine di scadenza al 31.10.2021; termine mai votato da alcuna sigla sindacale, semplicemente perché mai inserito nell’ordine del giorno e mai proposto per la votazione.

Tornando all’esimio Professore a cui avete fatto cenno nella citata nota di risposta (che, per il dovuto rispetto, qui si omette di citare) probabilmente, egli avrebbe mosso qualche rimprovero a chi ha inteso cambiare, unilateralmente, i termini di un accordo raggiunto nel pieno rispetto delle norme contrattuali.

Tralasciando la questione del termine degli orari in deroga che, comunque, poco toglie alla sostanza di un accordo unanimemente raggiunto (su input del SIAP) nell’interesse dei colleghi, Sig. Questore, qui la questione è ben altra.

Da qualche tempo, anzi da troppo tempo per continuare a tacere, questa Segreteria percepisce  un particolare clima di avversione nei propri confronti da parte di codesta Amministrazione. E non trattasi di una mera suggestione, bensì di una vera e propria presa d’atto di fronte ad un atteggiamento tenuto dalla S.V. che, in assenza di valida motivazione (che ora si sconosce) parrebbe avere tutti gli elementi essenziali per configurare una condotta antisindacale. Per infondere concretezza a quanto appena esternato, Le rammentiamo che:

  • ad inizio novembre del 2020, questa Segreteria, dopo un attento e faticoso studio, basato su dati aggregati oggettivi, portava alla sua attenzione un grafico, supportato da dati numerici, dal quale si evinceva l’evidente sperequazione nella suddivisione delle ore di straordinario tra i vari Uffici della Questura. Tanto per fare un esempio: un autista del Sig. Prefetto o del Sig. Questore aveva a disposizione un monte ore pro-capite quintuplo rispetto ad uffici che curavano questioni legate al c.d. “Codice Rosso” oppure alle misure di sicurezza o alle autorizzazioni in materia di armi. Pertanto, il SIAP, facendosi portavoce delle doglianze di molti colleghi che ritengono di subire una discriminazione in tal senso, Le chiedeva di riequilibrare la distribuzione dello straordinario, anche in minima parte, per dare un segnale di attenzione a tutti quei colleghi che (legittimamente, a nostro avviso) si sentivano e si sentono mortificati. In tale circostanza, Lei, Sig. Questore, ravvisata la fondatezza di tale doglianza, si impegnava a rivedere la distribuzione delle ore di straordinario, chiedendoci, però, di “istituzionalizzare” tale richiesta facendola promuovere dal Dirigente della Divisione P.A.C. Quindi, nello spirito di una concreta collaborazione, questa Segreteria aderendo alla Sua richiesta, faceva non uno, ma ben dieci “passi” indietro rinunciando alla paternità di tale iniziativa (che avrebbe potuto fruttare alcune adesioni da parte dei colleghi interessati) facendola veicolare tramite il Dirigente della PAC. Ad oggi, non solo non si è avuto un concreto riscontro in merito, ma neanche un cenno informale su come Lei abbia inteso o intenda affrontare la problematica.
  • Verso la fine dello scorso anno, durante un colloquio, Lei, Signor Questore, asseriva di non voler trasferire personale dalle volanti e dai Commissariati poiché aveva necessità di rafforzare tali Uffici; ad inizio di quest’anno disponeva (legittimamente) trasferimenti di personale dai Commissariati e dall’UPGSP.
  • In data 17.02.2021, a seguito di comunicato di altra sigla sindacale nel quale la medesima si riconosceva il merito di aver risolto una questione che aveva causato il blocco dello svolgimento dello straordinario programmato, interloquendo per le vie brevi con il Dirigente del Commissariato di PS di Gaeta, questa Segreteria provinciale chiedeva di conoscere i termini di tale problematica, visto che trattasi di materia oggetto della contrattazione decentrata. Ad oggi, non si è avuta risposta.
  • In data 23.04.2021, questa Segreteria Provinciale Le chiedeva lumi sull’esistenza di una circolare con la quale la locale Procura della Repubblica avrebbe disposto che le deleghe su fatti rientranti nel c.d. “Codice rosso” devono essere eseguite dall’U.P.G.S.P. e se, eventualmente, era stata da Lei recepita. Ad oggi, nessuna risposta è pervenuta a questa Segreteria. Risulta, però, che esponenti di altre sigle sindacali sollevando la questione, “accodandosi” alla scrivente, ricevevano per le vie brevi tutte le delucidazioni del caso.
  • In data 13.04.2021, il SIAP proponeva di adottare per i turnisti in quinta l’orario in deroga con i 13 minuti aggiuntivi per ogni turno di lavoro per consentite loro di fruire di un giorno di riposo in più al mese.  L’Amministrazione (e La ringraziamo per questo) ha recepito tale proposta convocando tutte le sigle sindacali, aventi diritto, per il raggiungimento dell’accordo con informazione preventiva nella quale si chiedeva l’adozione oltre che degli orari in deroga proposti dal SIAP anche di altri orari in deroga, riguardanti servizi di o.p. non meglio precisati.  Nella riunione del 28.04.2021, il SIAP chiedeva, ed otteneva, in ossequio a quanto previsto dall’ANQ, che si procedesse a due distinte votazione per gli orari riguardanti i turnisti (richiesti dal SIAP) e per quelli riguardanti i servizi di o.p.  La votazione degli orari in deroga per i turnisti consisteva nella maggiorazione di 13 minuti a turno, per consentire ai beneficiari di maturare un ulteriore risposo mensile, con scadenza al 31.12.2021. A tale proposta si aveva un’unanime adesione; una sigla sindacale, (che, comunque, aveva aderito) esprimeva la propria considerazione circa la necessità di prevedere una scadenza anteriore al 31.12.2021. L’Amministrazione, con nota del 30.04.2021, comunicava che a seguito dell’accordo raggiunto aveva adottato gli orari in deroga anzidetti fino al 31.10. 2021.
  • Questa segreteria, con nota del 31.05.2021 Le chiedeva spiegazioni circa l’adozione, per gli orari in deroga per i turnisti, di una scadenza diversa da quella prevista dall’accordo, che era ed è il 31.12.2021. In risposta, si aveva il trattato sugli elementi del negozio giuridico di cui si è dato conto in precedenza, nel quale si ignora, però, che  il periodo di adozione degli orari in deroga  è un elemento essenziale  dell’accordo e che l’accordo stesso si era raggiunto su quello previsto nell’informazione preventiva, vale a dire al 31.12.2021.

Vede, signor Questore, mettendo in sequenza tutti gli eventi di cui sopra, sembrerebbe che vi sia una precisa volontà da parte dell’Amministrazione di ostacolare l’attività sindacale del SIAP nell’ambito della provincia di Latina.   Per onestà intellettuale, dobbiamo ammettere che nelle poche occasioni in cui abbiamo avuto il piacere di incontrarLa di persona, abbiamo sempre avuto impressione contraria; difatti, Lei si è sempre mostrato un interlocutore attento alle proposte avanzatale da questa O.S. Tale costruttivo dialogo, però, è stato interrotto dalla  consuetudine da Lei dottata  di delegare altri  funzionari  ai vari incontri formali con le OO.SS. Per tale motivo, a nostro avviso, si sono perse molte occasioni di vero confronto diretto tra il rappresentante dell’Amministrazione e quelli delle Organizzazioni Sindacali;  occasioni nelle quali, al di là delle  formalità richieste dagli  ordini del giorno, si ha modo di percepire il vero senso delle posizioni espresse da ognuna delle parti in causa, senza possibilità alcuna di travisamento.

Partendo, quindi, dal presupposto che nell’ambito della Questura e uffici periferici, Lei e solo Lei, Sig. Questore, è legittimato a rappresentare l’Amministrazione, in attesa di un cortese, ma doveroso,  riscontro alla presente, Le chiediamo nel frattempo un urgente colloquio al fine di chiarire, senza intermediari e possibilità di fraintendimenti, quali sono le nostre posizioni rispetto a temi ritenuti fondamentali per il buon andamento della nostra Amministrazione.

Si porgono distinti saluti.

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