Comunicati Questura di Latina

Questura di Latina violazione dei principi di imparzialità gestionale e contrattuale ed illogica attività organizzativa. Richiesta intervento urgente

ALLA SEGRETERIA NAZIONALE SIAP ROMA
E,p.c.:
AL SIGNOR QUESTORE DI LATINA

Questa Segreteria Provinciale, a garanzia dell’osservanza dei principi informatori del buon andamento e dell’imparzialità dell’attività della pubblica amministrazione, sanciti dall’art. 97 della nostra Costituzione, ritiene che anche i provvedimenti inerenti gli aspetti organizzativi non rientranti espressamente tra le materie di contrattazione, ma che, comunque, producono l’effetto di arrecare ulteriore nocumento e stress agli operatori di polizia, possono, anzi in questo caso, debbano essere oggetto di attenta disamina e critica da parte delle organizzazioni sindacali.
Per tale ragione, si sente in dovere di denunciare quanto appreso da questa Segreteria dall’informazione circa la mobilità interna del personale della Questura di Latina (nota prot. N.2.3./PERS/2021 del 26 marzo u.s. – che si allega solo per il SIAP), in riferimento, tra l’altro, al trasferimento di ben 7 dipendenti in servizio presso il locale l’U.P.G.S.P, di cui 4 ad uffici aventi compiti burocratico/amministrativo.

Garantire la sicurezza a Latina, come in ogni altra città d’Italia, considerata l’attuale emergenza pandemica, risulta essere un’impresa titanica già in condizioni “normali”, con tutto l’organico a disposizione nonostante le defezioni che possiamo immaginare (età del personale, etc..), rimaniamo pertanto basiti nell’apprendere che l’organico dell’U.P.G.S.P. venga ridotto drasticamente.

In termini sostanziali, sono state sottratte mediamente ben tre volanti dal territorio, depotenziando di fatto il dispositivo di sicurezza più prossimo alla cittadinanza, atto alla prevenzione e repressione di tutti quei reati con più alto indice di allarme sociale.

Ancora più grave rimane il fatto che nelle già citate condizioni normali per garantire copertura del servizio venivano costantemente violate le norme contrattuali e di diritto positivo, pratica che la scrivente segreteria ha già provveduto a denunciare per le vie brevi in diversi momenti e per ultimo in occasione dell’incontro istituzionale del 19 marzo u.s. ex art. 19 ANQ, sperando, ingenuamente, in un cambio di direzione da parte dell’amministrazione.

A tal proposito, basti pensare che con l’informazione preventiva circa la predisposizione dei turni di lavoro di straordinario programmato il personale che effettua orario di lavoro continuativo che voglia incrementare il proprio stipendio si vede costretto ad aderire, tra le altre, alle seguenti turnazioni:
1. 21,00/24,00 – 21,30/23.30 (in anticipo sull’orario di lavoro 00,00/07,00 dopo comunque aver svolto il turno 07,00/13,00);
2. 00,00/03,00 – 00,30/03,30 (in posticipo sull’orario di lavoro 19,00/24,00).

Come noto l’art. 16 ANQ sancisce che Il turno di straordinario programmato si configura come orario giornaliero obbligatorio di lavoro, pertanto il dipendente che viene comandato in settimana programmata con tali turnazioni, avrà l’impegno contrattuale di adempiere comunque a tale obbligazione.
Nulla rileva al Signor Questore di Latina che per i turni di cui ai punto 1 ci si trovi di fronte ad una palese violazione contrattuale, quale il disatteso principio secondo cui “per i servizi continuativi la programmazione dei turni di lavoro straordinario deve, altresì, tenere conto dell’esigenza di recupero delle energie psico-fisiche del personale interessato anche in relazione alla peculiarità del servizio svolto” ( cfr. art. 16 c.3 lett. e);

E per i turni di straordinario programmato di cui la punto 2, per via dell’assunto che tale orario è obbligatorio, il turno di lavoro 19,00/03,00 necessariamente si tramuta da lavoro serale in notturno in ossequio al dispositivo di cui all’ 1 c. 2 lett. e del D.Lgs. 08/04/2003, n. 66 secondo cui si considera “lavoratore notturno, qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno svolga almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale”.
Questa segreteria provinciale non può più permettere che il personale delle volanti di Latina come tutto il personale turnista in servizio nei commissariati distaccati continui ad ottemperare a si fatte disposizioni inopportune e contra legem.

Oltre alle suddette violazioni le nostre perplessità sulla scelta di ridurre l’organico dell’UPGSP derivano dal fatto che lo stesso personale turnista ad oggi non riesce a completare le consuete giornate formative di aggiornamento professionale di cui all’art. 20 ANQ, sovente per sopperire alle carenze d’organico e/o per esigenze di servizio, ricorrendo anche a numerosi cambi turno disposti d’ufficio. Tale riduzione d’organico non può che gravare ulteriormente su questo aspetto, privando l’operatore di polizia del necessario aggiornamento ed addestramento che
riveste da sempre un’importanza assoluta ed una prerogativa di ogni poliziotto che si ritrova impegnato quotidianamente nel delicato ed ormai complesso compito di garantire sicurezza nell’era dell’informazione.

Questa Segreteria, nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione dei trasferimenti in questione, ha avuto modo di raccogliere le numerose e spontanee manifestazioni di disappunto provenienti proprio dagli operatori della Squadra Volante. Gli stessi, colti da forti sentimenti di sconforto e abbandono, non si spiegano logiche sottese a tale massiccio esodo di personale, visto che, proprio per sopperire alla grande mole di lavoro che grava su tale Ufficio operativo unita alla cronica carenza di personale, vengono loro richiesti sacrifici sempre maggiori che, pertanto, da ora in avanti a causa dei trasferimenti in esame saranno destinati ad amplificarsi ulteriormente.
Al riguardo, vale la pena di rammentare che lo stress da lavoro viene indicata dagli esperti quale una delle principali cause del crescente fenomeno suicidario nelle forze di polizia, fenomeno che, purtroppo, ha interessato in un recente passato (2018) anche questa Questura con due suicidi.

Non a caso l’allora Capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, con decreto n. 555/RS/01/143/4733 del 14.02.2019, istituì l’apposito osservatorio interforze permanete individuando tra i cui compiti quello di accrescere le conoscenze delle concause di tale fenomeno con particolare attenzione a quelle connesse al contesto lavorativo.
Difatti, il carico, il ritmo e l’orario di lavoro risultano tra le sottoaree dell’indicatore oggettivo di stress “Contenuto del lavoro” preso in considerazione dalle “Linee guida delle procedure operative raccomandata per la valutazione del rischio stress lavoro-correlate nel personale che presta servizio nelle strutture centrali e periferiche dell’amministrazione della Pubblica Sicurezza” diffusa con Circolare n. 559/A/1/755/M.9/2388 del 2 Marzo 2015 che, pertanto, alla luce di tale riduzione del personale, si chiede fin da ora che venga rivalutato il rischio stress lavoro-correlato riguardo agli operatori della Squadra Volante.

Il SIAP di Latina, al fine di riaffermare presso la Questura di Latina “il rispetto delle regole e degli accordi che costituiscono l’unica base su cui incardinare corrette relazioni sindacali con chi rappresenta il personale della Polizia di Stato” chiede inoltre che venga rispettato quanto stabilito dall’art. 11 c. 3 in sede di accordo decentrato, nel quale è stato stabilito che “l’amministrazione si impegna a favorire forme di tutela e trasparenza delle procedure relative alle assegnazioni da ufficio a ufficio dello stesso settore o da ufficio a ufficio dei diversi settori, nel rispetto dell’anzianità di servizio, dei tempi di presentazione delle istanze, di titoli specifici, delle problematiche famigliari degli interessati nel rispetto del buon andamento dell’ amministrazione, predisponendo un elenco aggiornato del personale che ha presentato istanza di trasferimento…..”

Chiediamo a gran voce a questo punto solo per fare un esempio, come è possibile che personale del ruolo ordinario da poco trasferito presso la Questura di Latina, proveniente da altre province, assegnato al reparto volanti dell’UPGSP si vede in poco più di due mesi trasferito nuovamente presso Uffici a carattere amministrativo burocratico, nel caso di specie all’ufficio Amministrativo Contabile, di evidente appannaggio invece del personale tecnico/civile, pertanto in manifesto contrasto con quanto stabilito in sede di accordo? La risposta, appare scontata: evidentemente il Questore ritiene di poter disporre diversamente rispetto agli accordi sottoscritti dalla stessa Amministrazione!!

Riteniamo nel contempo che il personale dell’Amministrazione della P.S. del ruolo ordinario in servizio presso il citato Ufficio sia naturalmente destinato in compiti più attinenti alla propria funzione in ossequio al principio di cui all’art. 36 della Legge 121/1981 e non si veda invece costretto ad attendere il “cambio” di un pari ruolo.
Altra discutibile decisione adottata nell’ambito della movimentazione interna decretata dal Signor Questore, riguarda il trasferimento di un dipendente dal locale Commissariato di Cisterna presso la Divisione Anticrimine della Questura.

A tal proposito si segnala che lo stesso dipendente, proveniente dall’ufficio immigrazione del predetto Commissariato, già lo scorso 15 febbraio 2021 era stato trasferito dal reparto volanti per sopperire alla carenza d’organico di quell’ufficio, e che per adempiere alla propria funzione dal giorno successivo a tutt’oggi è stato “affiancato” da personale qualificato proveniente da Latina in servizio fuori sede. Il tutto nonostante ci siano diverse domande di trasferimento presso la Divisione Anticrimine, di personale che comunque gode dei requisiti previsti in sede di accordo decentrato e che ancora una volta si vede scavalcato a causa di decisioni che, a parere di questa segreteria, denotato manifesta illogicità. Generando nel contempo continue violazioni della contrattazione decentrata.

Infine, sempre in tema di mobilità interna del personale sia in forma temporanea che definitiva, questa Segreteria denuncia la violazione dell’art. 26 dpr 164/2002 per mancanza dell’informazione di altri movimenti interni, predisposti in precedenza della nota anzidetta, di cui questa segreteria, se necessario, si riserva di documentare. Lo sgomento di questa Segreteria per la movimentazione del personale in esame, origina soprattutto dal fatto che nelle varie interlocuzioni, anche informali, avute con il Sig. Questore della provincia di Latina è sempre emersa da parte sua la ferma volontà di voler rafforzare l’U.P.G.S.P. ed gli uffici del controllo del Territorio dei Commissariati perché cosciente delle molteplici criticità che attagliano questo territorio, come noto (anche per la particolare collocazione geografica) particolarmente esposta alle attività della criminalità comune ed organizzata.

Proprio per tale ragione, in merito a tali trasferimenti, non possono sottacersi le voci ricorrenti nelle ultime ore tra gli ambienti della Questura circa il fatto che essi siano stati decisi dal Questore sotto “pressione” o, comunque, per imbonirsi una determinata sigla sindacale che, proprio nel periodo prossimo alla loro divulgazione, prometteva a vari iscritti di altre compagini sindacali la certezza dell’accoglimento delle loro istanze di trasferimento in cambio della loro adesione.
Ovviamente, la scrivente Segreteria è fermamente convinta che tutto ciò non sia accaduto e che trattasi solo di voci prive di qualsiasi collegamento con la realtà. E’ altrettanto ovvio, però, che, qualora tali voci celassero un minimo di verità, sarebbe un fatto di inaudita gravità poiché, sostanzialmente, testimonierebbe l’asservimento dell’imprescindibile funzione di garante del buon andamento e dell’imparzialità della nostra Amministrazione in questa provincia, di cui il Questore ne è il più autorevole custode, agli interessi di una organizzazione sindacale.
E ciò avrebbe tra le naturali conseguenze quella di far venire meno in capo al Sig. Questore della provincia di Latina l’indispensabile carattere di figura super partes per essere considerato, almeno agli occhi di questa Segreteria, un interlocutore attendibile. Nel ribadire la piena convinzione di questa Segreteria circa l’infondatezza di tali voci, si precisa che si è ritenuto doveroso darne atto a codesta Segreteria Nazionale al fine di meglio contestualizzare il clima, senza precedenti, di tensione e frustrazione che tali decisioni hanno innescato in molti ambienti della Polizia di Stato di questa Provincia.

Ed è per tale motivo che si è ritenuto di investire della questione i massimi vertici di questa Organizzazione Sindacale, affinché si possano porre in essere presso i competenti Uffici centrali dell’Amministrazione tutte le iniziative previste dall’ordinamento, comprese le eventuali opportune verifiche circa la gestione delle risorse umane da parte del Questore di Latina, a parer nostro se non altro discutibile, che ha determinato forte malcontento ma, soprattutto, disoriento tutti gli operatori specie quelli impegnati in prima fila.
Ci preme sottolineare che la nostra denuncia non è animata da scopi proselitistici, ma un atto dovuto verso tutta la collettività, verso chi quotidianamente ripone nella nostra categoria fiducia e speranza. Pertanto, ribadiamo, che non possiamo sottacere ed assistere inermi di fronte a scelte incomprensibili che comportino una riduzione significativa d’organico di quei Uffici che più di tutti garantiscono sicurezza di prossimità.
Confidando in un positivo e tempestivo intervento, vogliamo augurarci che ci siano ancora i margini per sanare, almeno in parte, il vuoto venutasi a creare dopo le nuove assegnazioni nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione e del personale in servizio alla Questura di Latina.
Cordiali Saluti

Il Segretario Generale Provinciale Siap
Zani COTESTA

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